Dress Code: Rosso Sangue

Una storia intrigante dal ritmo incalzante con personaggi con i quali si crea subito empatia, una Milano fashion e scintillante nella quale si susseguono episodi raggelanti. Dress Code: Rosso Sangue è il nuovo libro scritto da Marina Di Guardo che appassiona e invoglia alla lettura pagina dopo pagina. La scrittrice attinge dalla sua realtà, da persone conosciute, da racconti, dal suo vissuto per scrivere un thriller convincente e avvincente. Ho seguito il suo suggerimento, nella lettura sono stata attenta agli indizi, ai particolari che vengono disseminati tra le righe e a poco a poco mi sono fatta un’idea di chi potesse essere il colpevole. Provateci anche voi e fatemi sapere se siete giunti alla soluzione. 

Il Grand Hotel Victoria di Menaggio ci ha accolti per ascoltare dalla voce della protagonista come è nato questo libro, conoscerne alcuni aneddoti e capire un pochino il mondo di Marina Di Guardo attraverso le domande della giornalista Barbara Donarini. Al termine della presentazione abbiamo fatto un piacevole aperitivo in giardino con finger food e le bollicine dello Champagne Jean Dumagin. 

An intriguing story with a pressing rhythm with characters with whom immediately create empathy, a fashion and sparkling Milan in which chilling episodes follow one another. “Dress Code: Rosso Sangue” is the new book written by Marina Di Guardo that fascinates and encourages reading page after page. The writer draws from her reality, from people, from stories, from her experience to write a convincing and compelling thriller. I followed her suggestion, in reading I was attentive to the clues, to the details that are scattered between the lines and I got an idea of who could be the culprit. Try and let me know if you have find the solution. The Grand Hotel Victoria in Menaggio welcomed us to hear from the voice of the protagonist how this book was born, to know some anecdotes and to understand a little bit the world of Marina Di Guardo through the questions of the journalist Barbara Donarini. At the end of the presentation we had a pleasant aperitif in the garden with finger food and the bubbles of Jean Dumagin Champagne.

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