Villa Monastero

Mi piace scoprire le bellezze del mio paese, sono tantissime, alcune proprio vicine vicine a noi. Il lago di Como è ricco di paesini, bellissimi scorci e luoghi da visitare, tra questi c’è Varenna, una tra le mete riscoperte ultimamente e amatissime, soprattutto dagli stranieri. Qui, affacciata sul lago, c’è la suggestiva ed eclettica Villa Monastero, chiamata così perché in origine, nel XII secolo, era un monastero femminile. Nel 1600 divenne proprietà della famiglia valsassinese Mornico che la tenne per più di tre secoli.  Passò prima nelle mani dell’ingegnere Pietro Genazzini di Bellagio e poi in quelle di Carolina Maumari, figlia del negoziante di seta svizzero Giovanni Bartolomeo Maumari e di Maria Antonietta Blondel, sorella di Enrichetta, sposa di Alessandro Manzoni. La villa fu frequentata da personaggi di spicco del mondo culturale e politico, tra cui Enrico Fermi. Dopo essere stata requisita nel 1918 dallo Stato italiano come debito di guerra, fu acquistata dai milanesi De Marchi nel 1925. Questi nel 1939 decisero di donarla affinché divenisse bene pubblico con il suo lussureggiante giardino botanico e la casa museo.

I like to discover the beauties of my country, there are many, some just close to us. The Como Lake is full of villages, beautiful views and places to visit, among these there is Varenna, one of the destinations recently rediscovered and loved, especially by foreigners. Here, overlooking the lake, there is the evocative and eclectic Villa Monastero, so called because originally, in the twelfth century, it was a female monastery. In 1600 it became the property of the Valsassinese Mornico family who held it for more than three centuries.  It was bought by the engineer Pietro Genazzini of Bellagio and then by Carolina Maumari, daughter of the Swiss silk shopkeeper Giovanni Bartolomeo Maumari and Maria Antonietta Blondel, sister of Enrichetta, wife of Alessandro Manzoni. The villa was frequented by leading figures from the cultural and political world, including Enrico Fermi. After being requisitioned in 1918 by the Italian State as a war debt, it was bougth by the Milanese De Marchi family in 1925. In 1939 they decided to donate it to become a public property with its lush botanical garden and house museum.

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