Ristorante Vesta Milano

Qualcuno di voi già lo conoscerà, altri avranno il piacere di scoprirlo. Sono stata a cena da Vesta, il ristorante è stato creato dove un tempo sorgeva il tempio nel quale le vestali custodivano la fiamma del fuoco sacro. Si dice che fu santa Marcellina, sorella del vescovo di Milano Sant’Ambrogio, a consacrare questo tempio a San Carpoforo, soldato romano martirizzato durante il regno dell’imperatore Massimiano e nell’anno 813 divenne una chiesa. Gian Giacomo Medici ne cambiò la struttura spostando la la facciata dal lato orientale a quello occidentale per costruire un palazzo, successivamente Federico Borromeo la fece ricostruire completamente e nel 1610 fu sconsacrata. Il nome è un omaggio alle antiche origini di questo luogo. Il menù è una dedica d’amore al mare e ai suoi frutti più preziosi e freschi e la carta dei vini è sostanziosa.

Questa location milanese non è solo un “ristorante”, offre un elegante dehor dove prendere un aperitivo, un caffè o sfiziarti con il crudo bar, sentire la musica o ballare nella sala Sottomarino, o godere della massima privacy nella sala privé.

Noi dal menù abbiamo scelto come antipasto: Pan brioche arrostito, burro montato, acciughe del Cantabrico, scorze di limoni; Crostini di mais, baccalà mantecato, cipolla rossa agrodolce; Crostini di salmone sockeye, cream-cheese al limone, caviale affumicato; Tempura di pesci, crostacei e molluschi con maionese agli agrumi e maionese al wasabi. Come primo degli spaghetti alla chitarra con granchio blu. Per accompagnare i piatti abbiamo scelto un PHILIPPONNAT Royale Réserve Non Dosè N.Ve un Tenuta San Guido Guidalberto 2020.

Some of you will already know it, others will have the pleasure of discovering it. I went to dinner at Vesta’s, the restaurant was created where once stood the temple in which the vestals guarded the flame of the sacred fire. The tradition told that Saint Marcellina, sister of the bishop of Milan Sant’Ambrogio, consecrated this temple to San Carpoforo, a Roman soldier martyred during the reign of Emperor Maximian and in the year 813 it became a church. Gian Giacomo Medici changed the structure by moving the façade from the eastern to the western side to build a palace, then Federico Borromeo had it completely rebuilt and in 1610 it was deconsecrated. The name is a tribute to the ancient origins of this place. The menu is a dedication of love to the sea and its most precious and fresh fruits and the wine list is substantial. This Milanese location is not just a “restaurant”, it offers an elegant outdoor area where we can have an aperitif, a coffee or have fun with the raw bar, listen to music or dance in the Sottomarino room, or enjoy maximum privacy in the private room. We have chosen as an appetizer from the menu: Roasted brioche bread, butter, Cantabrian anchovies, lemon; Creamed cod, corn croutons, sweet and sour red onion;Sockeye salmon croutons, lemon cream cheese, smoked caviar; Fish, clams and shellfish tempura served with citrus fruits mayonnaise and wasabi mayonnaise. As the first of the spaghetti alla chitarra with blue crab. To accompany the dishes we chose a PHILIPPONNAT Royale Réserve Non Dosè N.Ve an Tenuta San 2020 Guido Guidalberto.

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