Il bijou riveste un ruolo molto importante perché rappresenta l’immanenza del presente, la bellezza del quotidiano e per questo è in grado di seguire perfettamente la parte più effimera della moda. L’artigianalità, la maestria, l’estro e la creatività italiana, soprattutto milanese, hanno fatto si che nel corso degli anni fossero realizzati bijoux d’autore veramente straordinari e che hanno fatto la storia.
La magnifica sala degli Arazzi di Palazzo Reale a Milano ospita una mostra che, attraverso gli accessori più glamour, racconta i cambiamenti dei gusti e delle mode. Un racconto che ha inizio nel periodo più bello e felice, quello della Dolce Vita degli anni ’50. Un’epoca fertile in cui la creatività ha avuto largo spazio per esprimersi, si respirava un’aria frizzante, gioiosa, ricca di aspettative e promesse. E proprio Milano ne è stata il baricentro creativo e produttivo, come dimostrano 5 grandi nomi: Bozart, Ornella Bijoux, Sharra Pagano, Ottavio Re e Unger. Stendhal scrisse “La bellezza non è che una promessa di felicità”.
Alla conferenza stampa sono intervenuti: Filippo Del Corno, assessore alla cultura, Corrado Peraboni, amministratore delegato di Fiera Milano, Domenico Piraina, direttore del Polo museale e dei Musei scientifici di Milano e Anna Cappellieri, direttore del Museo del Gioiello di Vicenza e dal 2015 è presidente della Women Jewellery Association Italy. Ospite, tra gli altri, Maria Vittoria Albani, la designer di Ornella Bijoux.
La mostra è visibile a Palazzo Reale dal 19 febbraio al 2 Marzo 2016.
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