Angelo Marani Autunno Inverno 2016/17

La moda non può essere considerato un mondo a sé avulso dal resto, ma è lo specchio della contemporaneità, assorbe gli input del mondo che la circonda e li rielabora. Oggi, sempre di più, le varie espressioni artistiche si parlano, si confrontano e s’influenzano e Angelo Marani ne è un esempio. Nella sua collezione opera come un direttore d’orchestra in grado di armonizzare i contrasti, valorizzare le differenze e creare qualcosa di unico e armonioso. Nella realtà di oggi i difetti sono sconsiderati segni distintivi e unici e tendono a essere valorizzati anziché nascosti. Per questo la donna Marani sceglie gonne dalle cuciture imperfette, che rimandano ai tagli nelle tele di Lucio Fontana, stratificazioni e orli asimmetrici. I colori giocano tra loro e variano da quelli più tenui a quelli più accesi ed esplosivi. Le stoffe preziose sono mixate tra loro: velluti dévoré, rose stampate a corrosione, organze stampate pizzo, pizzo spalmato di metallo…
Una seduzione romantica e una graffiante contemporaneità nelle quali in chaos diventa couture.

Tra gli ospiti: Marta Marzotto e Claudia Peroni

Fashion can not be considered a separate world detached from the rest, but it is the mirror of contemporary life, absorbs the world’s input and reworks them. Today the various artistic expressions speek, confront and influence each others and Angelo Marani is an example of this. In his collection as a orchestra director is capable of harmonizing contrasts, valuing differences and create something unique and harmonious. In today’s reality defects are reckless distinctive and unique signs and tend to be valued rather than hidden. For this reason the Marani’ woman chooses skirts with imperfect seams, which refer to the cuts in the paintings of Lucio Fontana, layers and asymmetrical hems. The colors play with each other and change from the most soft to the most bright and explosives. The precious fabrics are mixed with each other: velvet burnout, roses printed, organza, lace coated of metal … A romantic seduction and a scratchy contemporaneity in which chaos becomes to couture.

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